Palio 2012 a Lezzeno

50^ Edizione Palio Remiero del Lario 2012

Dopo 50 anni non rema più il pescatore

-----------Il Palio delle Lucie ha mantenuto intatte, nonostante le cinquanta edizioni, moltissime delle tradizioni originarie.

Tranne due: quella che obbligava a difendere solo i colori del proprio comune e quella che vedeva esclusivamente dei pescatori a vogare. I protagonisti delle prime storiche regate infatti erano tutti rigorosamente dediti all’attività della pesca sul lago di Como ed erano abituati a spostarsi a colpi di remi con le Lucie. Con il trascorrere del tempo invece quella professione si è andata sempre più assottigliando, fino ad essere del tutto assente nell’edizione del 2012. Adesso a remare sono fior di professionisti, semplici operai, artigiani, commercianti e persino qualche studente . Un ricambio “lavorativo” che non ha intaccato l’animosità e la voglia di lottare, per arrivare prima dell’imbarcazione del comune rivale. Così troviamo un direttore di banca, Marco De Lorenzi, che oltre a sapersi districare tra tassi di interesse e lo spread, ci sa fare pure con i remi, visto che ha chiuso al terzo posto nella classifica finale del Gran Premio Bcc di Lezzeno. Stefano Molinari invece, oltre alla partita doppia e ai rompicaco dei modelli unici, che sono il piatto forte della sua attività di impiegato presso uno studio di commercialista, spinge bene anche sui remi, nella faticosissima vogata in piedi che impone la Lucia. Non manca nemmeno un abilissimo pasticciere: Cesare Sancassani infatti prima di partecipare alle gare (difende i colori di Tremezzo), sforna bignè e cannoncini nella più antica e rinomata pasticceria di Bellagio. I fratelli Gelpi oltre a remare assieme, fanno coppia anche nell’attività lavorativa, nell’azienda di giardinaggio a Bellagio. In alto lago invece la maggior parte dei rematori fa il frontaliere, spostandosi come operaio nella vicina Svizzera. Garantita anche la presenza di una guardia giurata, Marco Betta che concorre per Cernobbio. Nel recente passato è stato un grande habituè delle gare con le Lucie, il professore Claudio Cetti, primario di psichiatria all’ospedale di Como. G. Ans

Il recordman è Leoni sette centri

Il recordmen

è Leoni

Sette centri


Un comune su tutti nelle quarantanove edizioni del Palio sino ad ora disputate. E’ Lezzeno che organizza e ospita la cinquantesima regata, che si è imposto per ben sedici volte. Nessun’altro è in doppia cifra, visto che i più immediati inseguitori sono i campioni in carica di Domaso e Bellagio, dominatore del Gran Premio Bcc di Lezzeno, fermi a nove. Uno dei due domani potrebbe entrare nel “ten club”. Questo terzetto ha lasciato ben poco spazio agli altri. Così dopo Ossuccio a quota sei (ma non vince dal lontanissimo 1957), troviamo Lenno con quattro, Menaggio con tre, Tremezzo e Laglio con un solo sigillo.  A livello individuale il dominatore è Roberto Leoni, che gareggerà anche domani sulla Lucia di Lenno. Solo lui è riuscito a vincere per sette volte il Palio. E nessuno potrà intaccare questo record visto che nella graduatoria è inseguito dal domasino Franco Alietti e da Fulvio Mostes, primo vincitore nel 1947, entrambi scomparsi e dal lezzenese Luciano Danesin, che non rema più da diversi anni. Tra i plurivincitori da ricordare Attilio Fraquelli, che ha siglato tutte e cinque i successi per Osuccio e che ci ha lasciati la scorsa primavera.  A quota cinque un altro grande del passato, il domasino Giacomo Alietti. G. Ans.

Le Lucie si contendono il Palio

Le Lucie si contendono il Palio

A Lezzeno sfida tra polemiche


Alcuni Comuni hanno contestato le verifiche e minacciano il boicottaggio.

La Bellagio dei fratelli Gelpi è la grande favorita dopo una stagione senza sconfitte


Sarà un’edizione speciale e particolare del Palio delle Lucie, quella che va in acqua domenica pomeriggio a partire dalle ore 16 a Lezzeno. Soprattutto per i “compleanni” che si festeggiano: l’edizione numero cinquanta a sessantacinque anni dalla “prima volta”. Due date storiche, che testimoniano dello splendido rapporto tra queste imbarcazioni, immagine del nostro lago nel mondo e la realtà comasca, pur con il trascorrere delle epoche. Non sono invece una novità le tensioni e le accuse reciproche della vigilia, immancabile contorno di ogni edizione. Questa volta a tenere banco, le presunte irregolarità di alcune imbarcazioni. Nell’occhio del ciclone in particolare Bellagio, sempre vincente nei cinque appuntamenti del Gran Premio Bcc di Lezzeno, circuito preparatorio e nelle tre regate di contorno.


La verifica

Per sgombrare il campo da ogni dubbio, il Comitato provinciale canottaggio sedile fisso, nei giorni scorsi presso i cantieri Matteri a Lezzeno, ha sottoposto a verifica tutte le Lucie che saranno al via (anche quelle della finale di consolazione), alla presenza di Saverio Vaccani, presidente del Comitato comasco, Antonio Taroni presidente della Commissione Tecnica Arbitri e del membro della Commissione Tecnica Organizzativa Guido Bianchi. Nonostante l’esito positivo, gli attriti non sono per nulla calati e si sono diffuse, negli ultimi giorni, voci allarmanti che parlano addirittura della mancata partecipazione al Palio di alcuni equipaggi. Un’ipotesi che, se venisse attuata, farebbe scivolare la manifestazione verso il buio dei primi anni settanta, con la conseguente sospensione delle gare dal 1972 al 1987.


Tensione

La speranza è che domani pomeriggio a Lezzeno, prevalga la voglia di competizione e, soprattutto da parte dei rematori, la consapevolezza che rappresentano i comuni, per lasciare spazio solo e esclusivamente all’agonismo. Anche perchè le attese non mancano. I fratelli bellagini, Gianni e Domenico Gelpi, sono desiderosi di riscattare la cocente delusione dell’anno scorso quando a Tremezzo dovettero arrendersi ai domasini Omar Poncia e Moreno Rumi, dopo aver dominato nel circuito preparatorio. Una situazione che ricalca quella attuale. In una gara unica come il Palio le sorprese però sono sempre dietro l’angolo. Ecco perchè nessuno parte battuto. E questo lo sanno bene i pretendenti al successo. A partire da Domaso che, dopo aver rinunciato a Poncia, sostituito con Angelo Cerasuolo, nelle ultime regate ha dato del filo da torcere a Bellagio, impegnato sino all’ultimo respiro. Scorrendo poi la classifica finale del Gran Premio Bcc di Lezzeno, che oltre ad aver stabilito le nove Lucie che disputeranno la finalissima, servirà anche per la scelta dei numeri d’acqua, troviamo le aspirazioni di Ossuccio (Marco De Lorenzi e Giorgio Galli), di Argegno (Marco Molinari e Manuel Cappi), di Cremia (Lino De Lorenzi e Fabio Leoni), di Tremezzo (Cesare Sancasassani e Paolo Gramatica), di Lezzeno (Stefano Molinari e Gabriele Rossi), di Lenno (Roberto Leoni e Sandro Cervini) e di Laglio (Daniele Capra e Paolo Aquilini) che disputeranno la finale.


Memorial Fel

Prima della regata che assegnerà il terzo Trofeo Bcc di Lezzeno e il Memorial Fel, triennale non consecutivo, dedicato al giornalista Enrico Luigi Ferrario, ideatore del Palio, si misureranno i comuni che si sono classificato dal decimo posto in giù. E sarà una gara vera, dove uscirà lo spirito decoubertininiano da parte di chi si presenta al via, animato soprattutto dalla grande passione. Guido Anselli



   

Via al Palio remiero fra le polemiche - Argegno non ci sarà

Via al Palio remiero fra le polemiche

Argegno non ci sarà

 

" Nessun controllo alla punzonatura"

Le verifiche erano state chieste da Bellagio

dopo le polemiche per le numerose vittorie

LEZZENO

GUIDO ANSELLI

A poche ore dalla disputa della cinquantesima edizione del Palio, le polemiche non si placano. E, a meno di clamorosi colpi di scena dell’ultimissimo minuto, ci saranno delle defezioni. La più probabile è quella di Argegno.

Lo conferma anche il sindaco Francesco Dotti. <I due vogatori Marco Molinari e Manuel Cappi hanno comunicato a noi e alla Federazione canottaggio sedile fisso, di non volersi presentare al via – spiega il primo cittadino -. Essendo tesserati per La Sportiva Lezzeno, noi non abbiamo potuto fare nulla per indurli a cambiare idea. Così, a malincuore,  Argegno non farà il Palio>.


Presunte irregolarità

Alla base della contestazione, più che le presunte irregolarità di alcune imbarcazioni, il mancato – a loro dire - controllo durante la punzonatura effettuata nei giorni scorsi presso i cantieri Matteri a Lezzeno. Un controllo fortemente voluto da Bellagio, che è il comune più chiaccherato. <Eravamo stanchi di sentire le solite accuse sulla nostra Lucia e così abbiamo chiesto agli arbitri di verificarla, una volta per tutte – spiega Gianni Gelpi che assieme al fratello Domenico forma l’equipaggio della Perla del Lario, dominatrice nel Trofeo Bcc di Lezzeno, primo per quarantacinque volte negli ultimi anni -. Una richiesta che il presidente provinciale Vaccani ha poi appoggiato, estendo il controllo a tutte le imbarcazioni. Dalla verifica non è uscito nulla di fuori posto e quindi non riusciamo a capire il proseguo delle contestazioni. Anch’io l’anno scorso ho perso il Palio, dopo aver dominato l’intera stagione. Ho avuto la tentazione di pensare che Domaso non fosse in regola. Però dopo il controllo arbitrale, che non ha evidenziato nessuna irregolarità, sportivamente ho dovuto accettare la sconfitta>.


Vincitori sotto esame

Chi vince, soprattutto sempre, è sempre sotto la lente di ingrandimento. <Io e mio fratello costruiamo le vittorie, lavorando tantissimo – commenta Gianni Gelpi -. Abbiamo un tratto di lago di circa settecento metri, dove proviamo e riproviamo, i remi, lo scalmo, che abbassiamo e misuriamo. Per poi sentirci denigrati. E’ una cosa che ci dà molto fastidio: noi ci mettiamo la passione e la testa. A chi ci contesta dico che farebbero meglio a passare più tempo ad allenarsi e a parlare di meno>. Le contestazioni hanno sempre percorso tutte le edizioni. Però sino ad ora in una sola circostanza un comune aveva dato forfait. E’ successo a Laglio nel 2008 quando Ossuccio si rifiutò di scendere in acqua dopo una tumultuosa riunione pre-gara, con l’imbarcazione di Domaso “sotto accusa” per un peso al limite del regolamento.  Quest’annno, purtroppo, ci sarà il bis con la speranza, per il bene stesso del Palio, che la defezione riguardi solo Argegno. G. Ans.

  

Lucie, un palio in tono minore. Ma Bellagio resta grande

Lucie, un palio in tono minore. Ma Bellagio resta grande

 

LEZZENO

Bellagio vince un Palio “dimezzato”. Le paure della vigilia si sono materializzate con il forfait di Argegno, di Domaso e Lenno.

Così, con le contemporanee assenze di Gravedona, Nesso e Dongo, alle prese con la mancanza di rematori, si sono presentate al via dell’edizione numero cinquanta, undici Lucie. Le polemiche hanno avuto la meglio, rendendo amara l’aria di una manifestazione che ha come unico scopo quello di tenere vive le tradizioni remiere del lago di Como e, tutt’al più, di instillare un po’ di sano agonismo, anche a livello di campanile. Invece i “mal di pancia” sulla regolarità di alcune imbarcazioni e, dopo il controllo effettuato dalla Federazione Italiana Sedile Fisso, sulle verifiche stesse, hanno portato alla mancata partecipazione di tre equipaggi. Comuni, tra l’altro, che hanno sempre dato filo da torcere ai bellagini Gianni e Domenico Gelpi, dominatori della stagione. Gli assenti però, come in ogni gara che si rispetti, hanno sempre torto e così i fratelli della Perla del Lario, possono giustamente festeggiare il successo (quarta volta per loro nel Palio) e mettere il sigillo su una stagione da imbattuti.

 

Undici in gara

Lezzeno ha accolto con un lago eccezionale e un’organizzazione (a cura del comune e de La Sportiva) perfetta, il più importante appuntamento per le Lucie. Alla luce dei forfait, il presidente nazionale arbitri, Antonio Taroni (coadiuvato dal presidente di giuria Emilio Anzivino e dagli arbitri Ferdinando Pettinato e Luciano Cancellieri), ha deciso di far disputare un’unica regata, aperta a tutti e undici i comuni. Dopo la scelta dei numeri d’acqua (in base alla classifica del Trofeo Bcc di Lezzeno) alle 17 è iniziata la contesa, sui tradizionali 2.000 metri. Dopo le scaramucce iniziali, con Sala Comacina in evidenza, Bellagio ha iniziato a mettere pressione agli avversari.

 

Lo spirito del Palio

Gli ultimi ad arrendersi sono stati Lino De Lorenzi e Fabio Leoni per Cremia, che però alla fine hanno dovuto accontentarsi della piazza d’onore. Terzo posto per Ossuccio. Stupenda la lotta tra gli ultimi tre equipaggi che, seppur staccati dalla testa, hanno sprintato “alla morte” per chiudere davanti al comune rivale. E questo è il vero spirito del Palio. Lo spirito che andrà riconquistato al più presto per scongiurare una chiusura, come è avvenuto nel 1977. Classifica Palio: 1. Bellagio (premiato con il terzo Trofeo Bcc di Lezzeno e il Memorial Fel, dedicato al giornalista Enrico Luigi Ferrario, ideatore del Palio), 2. Cremia, 3. Ossuccio, 4. Lezzeno, 5. Tremezzo, 6. Colonno, 7. Laglio, 8. Mezzegra, 9. Moltrasio, 10. Cernobbio, 11. Sala Comacina. G. Ans.

 

I fratelli Gelpi

"Ma non è stato successo facile"

Grande la soddisfazione per i fratelli Gelpi, che hanno portato Bellagio a quota dieci, alle spalle di Lezzeno (16 successi). .  Tra questi Domaso. Molto rammaricato il vice sindaco Gesuino Sini.Sono profondamente amareggiato per la decisione presa dai nostri vogatori, per dei motivi contingenti –ha detto -. Soprattutto in un’edizione del Palio, storica . Lapidario il commento del presidente degli Amici della Lucia, società organizzatrice, Gianfranco Buzzi: La sincerità e la trasparenza sono la massima forma di rispetto nei confronti degli altri>, , le sue parole. G. Ans.


Lucie tra le polemiche

E ora l'ultimo litigio

mette a rischio le gare

 

Il Palio domenica ha visto scioperare alcuni club
Si rischia lo stop come negli anni Settanta

Le accuse contro Bellagio che però si difende

 

GUIDOANSELLI
COMO·

Quella foto di gruppo, con i ventidue vogatori che hanno partecipato al Palio, edizìone numero cinquanta, potrebbe anche essere l'ultima, per alcuni anni. Infatti più che i presenti, quell'immagine diventa dirompente per gli assenti. Per quelle sei Lucie che non si sono presentate al via a Lezzeno. E se per Gravedona, Nesso e Dongo, la giustificazione è accettabile (la mancanza di vogatori) per Domaso, Argegno e Lenno si è trattato esclusivamente di un clamoroso gesto di protesta Un gesto che ha fatto aleggiare sulla manifestazione le nuvole
tempestose dei primi anni settanta, che portarono poi allungo "inverno" con la sospensione dal 1972 al 1987.

 

Rischio di stop

 

E che il rischio sia sincero, lo confermano le parole di Stefano Bonetti, che ha raccolto il testimone lasciato dall'ideatore Erico Luigi Ferrario. «Nelle prossime settimane si riunirà il consiglio dellissociazioneAmici della Lucia, per decidere su un'eventuale sospensione, per alcuni anni - le parole, cariche di amarezza, del patron delle regate -. Le contestazioni non sono mai mancate, ma non si era mai arrivati al ritiro volontario, per protestare contro le presunte irregolarità di alcune imbarcazioni, in particolare quella di Bellagio. Prima si gareggiava e poi, anche con grande veemenza, si protestava, ma nessuno si sarebbe mai sognato di non presentarsi al via.

 

Questi forfait hanno offeso il pubblico e la manifestazione, proprio in occasione del doppio compleanno; l'edizione numero cinquanta e i sessantacinque anni dalla prima gara E,non ultimo hanno offeso anche i comuni che rappresentano».
Ancora
una volta
sospetti
di barche
irregolari

 

Assenze polemlcbe

 

L'assenza più difficile da assimilare è stata quella dei campioni n carica di Domaso. La rivalità
tra l'alto e-il centro lago, è sempre stata molto vivace, ma in quest'occasione c'è stato dell'altro, oltre al campanilismo esasperato. «Moreno (Rumi ndr) non è riuscito ad allenarsi con continuità con Angelo (Cerasuolo ndr) che ha dovuto sostituirmi ad inizio stagione - spiega Ornar Poncia, nonostante l'ancor giovane età, storico vogatore domasino, al palo per un problema alla schiena Ed anche per questo motivo abbiamo deciso di non essere al via. Poi abbiamo constatato, non solo noi, la palese irregolarità della Lucia di Bellagio che ha apportato delle modifiche, senza prima chiedere l'autorizzazione al cantiere Matteri.

 

 

Accusa e difesa

 

Così abbiamo chiesto il controllo di tutte le barche, al quale ci siamo sottoposti pure noi per orrettezza, pur sapendo che non avremmo fatto il Palio. Purtroppo però, a nostro parere, la erifica non è stata fatta come si doveva E così abbiamo pensato di dare un segnale forte, non presentandoci al via Di una cosa pero siamo convinti: non vogliamo assolutamente la fine della manifestazione. Vogliamo solo la regolarità della gara».

 

Sulla stessa lunghezza d'onda si sono trovati Argegno e Lenno. Tirato in ballo, Bellagio replica
alle accuse. «lo posso solo dire che la nostra Lucia è stata verificata a fondo, senza aver riscontrato nessuna irregolarità - precisa Gianni Gelpi -. Sono il primo a reclamare la regolarità visto che sino al 2006, pur allenamdomi come oggi, non sono mai riuscito a vincere un Palio.

Con le lucie nuove invece la "musica è cambiata