66° anniversario del varo
Nella scia di una tradizione
che è storia del Lario
Anche se non c'è una separazione temporale il Palio continua ritornando nella sua forma alle origini del 1947 quando il giornalista Ferrario Enrico Luigi (F.E.L.) lo lanciò per offrire al lago di Como una stupenda manifestazione per la popolazione lariana, un evento di unione tra la gente del lago e turisti che ricominciavano a scegliere il Lario per le loro vacanze.
Evento festoso, il Palio doveva essere e per 50 anni lo è stato perché ha offerto incontri sportivi e di unione tra le genti del lago anche se il folclore ha colorato non poche edizioni di pure contestazioni campanilistiche. Il Palio è stato un avvenimento storico culturale-folcloristico riempendo negli anni pagine di quotidiani sportivi e seguiti dal settimanale “Ul Tivan” e da “Como dove sei” edito dalla Famiglia Comasca nel quale l’avv. Stefano Benzoni si divertiva a raccontare le curiosità delle gare alle quali partecipava per lo spirito che animava il Palio. Ne raccontiamo una del 1950 dove Bellagio vinceva per la prima volta.
...1950. 31 agosto
Io avevo compiuto i 50 anni da tre settimane e scesi in lizza con l’amico Martinelli. Ci seguì su un elegante piccoli motoscafo l’avv. Angelo Luzzani maestro di diritto ed ex campione di nuoto ma soprattutto di calcio, con mio figlio Sandro – ora avvocato –. Fu una gara durissima: dodici equipaggi concorrenti provenienti dai vari paesi del lago.
Venti minuti circa di sforzo veramente sovrumano! La tenacia e l’impegno di Martinelli e miei furono premiati. Giungemmo a Villa Olmo terzi su ben dodici concorrenti. Non è forse fonte di bella nostalgia? La sera gran cena e libagione non certo scarsa. Oggi molti irridono a quegli sforzi e non sanno che su i campi di battaglia come in tutte le manifestazioni difficili della vita, quel tipo di volontà fu la fonte di autenticheaffermazioni, se non di vittorie, anche cruente.
Chissà perché oggi molti ricchi preferiscono spendere il loro denaro in manifestazioni di scarso valore morale! Forse non vedono nello sport remiero una fucina di energie preziose e soprattutto una scuola che tien lontani i giovani dalle mollezze che sono fonti di decadimento delle Nazioni.
Vedi la storia di Roma.
Chiedo venia ai lettori se ho rubato a loro cinque minuti che avrebbero dedicato magari a discutere di politica che oggi proprio non insegna più nulla. Risfoderiamo le spade dello sport, intendo alludere a quello non retribuito, e ancora sentiremo quegli inni gogliardici che accompagnarono persino nelle trincee i nostri fratelli più forti!
Stefano Benzoni
Anche se non c'è una pausa temporale il 2013 segna l’inizio del terzo periodo del Palio Remiero del Lario che offre una storica novità: la presenza ufficiale di varie “Lucie” dei comuni lecchesi, un avvenimento atteso da molti anni, ha confermare ancora una volta che la storia del lago di Como è una sola. Questo motivo costituirà sicuramente una attrattiva in più per una manifestazione già ricca di episodi che inducono all’unione delle genti anche se il gusto del sano campanilismo darà sempre quel caratteristico sapore alla manifestazione.
Il presidente “Amici della Lucia”